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Maestri Macellai Antonio Florio e Leonardo Albanese durante
la degustazione della " Fressora" in collaborazione dell'AssessoreùToma
Dal Presidente Paolo Spina Dal Presidente Michele Natilli e Sergio Martone.
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Relazione
del presidente
Anche quest’anno questa importante iniziativa
prevede l’assegnazione di medaglie e pergamene a coloro che, avendo i
requisiti, abbiano dedicato una parte della loro vita all’impegno nel lavoro e
quindi della propria attività, contribuendo alla propria crescita, a quella
dell’azienda e quindi del territorio.
Il lavoro
nobilita l’uomo. Ogni attività lavorativa è un importante apporto alla crescita
sociale, al progresso e all’evoluzione dell’umanità.
La
Confcommercio è formata da tanti imprenditori e con altrettanti collaboratori
che di generazione in generazione portano avanti la propria attività
impegnandosi a qualificare il proprio lavoro evolvendosi e tramandando ai
posteri le proprie conoscenze. Tutto ciò è importantissimo per la nostra
società. In tal merito l’iniziativa “Aquile del commercio” organizzata dalla
50&PIU’ è un momento di riflessione
dedicato a tutti i lavoratori che si sono distinti contribuendo alla propria
crescita, alla crescita dell’azienda e quindi dell’intero sistema lavoro.
E’ stato premiato l’impegno e la costanza di questi
operatori e il bagaglio di esperienza che hanno maturato, un lascito prezioso
per quanti si affacciano al mondo del commercio, che hanno dato valore aggiunto
al loro essere imprenditori, diventando autentici esempi per le nuove
generazioni di commercianti”.
Tutti operatori commerciali che di generazione in
generazione portano avanti la propria attività tramandando ai posteri le
proprie conoscenze.
Gli effetti della crisi internazionale comincia a
farsi sentire in una regione in cui la disoccupazione è altissima mentre i
redditi delle famiglie sono in calo.
E' evidente
che se questo sistema, dominato da monopoli, multinazionali e logiche
commerciali finalizzate all'esasperata industrializzazione dei prodotti, è
crollato rovinosamente sotto gli occhi di tutti significa che è giunto il
momento di cambiare definitivamente rotta e di tornare a valorizzare l'aspetto
locale del commercio e il legame unico che si ha con la propria terra.
Ma da qualche anno problemi di vario genere
affliggono le nostre attività. Viviamo una situazione di crisi che permane e
incide duramente sulle strutture commerciali della regione.
In una
regione come la nostra dove soprattutto le produzione agroalimentare in larga
parte non è prodotta a livelli industriali, ma solo in ambito familiare con
aziende di piccola dimensione che producono solo prodotti di nicchia. Quindi
prodotti di cui non avrà mai la possibilità di entrare nel circuito della
grande distribuzione. In questo caso bisognerebbe tenere conto di queste
necessità è quindi dare la possibilità al negozio di vicinato che funziona da
raccordo tra produttori e consumatori.
È triste pensare che andremo a perdere delle
tradizioni che si legano fortemente alle nostre radici e alla nostra cultura.
Un altro aspetto importante che ci penalizza il
rinnovo generazionale.
Bisogna
introdurre nelle scuole professionali la cultura della corretta alimentazione,
allo scopo anche di valorizzare e salvaguardare la produzione artigianale e i
prodotti locali.
L’insegnamento delle materie tecniche nelle scuole
professionali è una necessità, derivante dall’esigenza di collegare il mondo
della scuola a quello del lavoro della, produzione, attraverso tirocini
formativi. Le scuole, così come sono oggi sono legate a vecchi schemi e
disconnesse dalla realtà professionale.
Bisognerebbe
rivedere la legge sull’apprendistato per incoraggiare i giovani ad
intraprendere un futuro da lavoratori autonomi.
In pratica
preparare i ragazzi verso un futuro da imprenditori, alternare ore didattiche a
ore di pratica.
Da qui a mio avviso dovrebbe nascere un progetto
promosso dagli amministratori regionali con la collaborazione delle scuole
professionali e le attività commerciali locali.
Di vitale
importanza, a mio parere, è l’integrazione e la partecipazione diretta degli
operatori del settore.
Occorre
puntare sullo slancio dei giovani, mescolando ambizioni è creatività della
nuova generazione con l’esperienza e la professionalità degli operatori adulti.
“La qualità
deve vincere sulla quantità, il piccolo deve avere pari diritti e dignità del
grande produttore e distributore, perché in grado di offrire merci
qualitativamente superiori e di garantire una ricchezza reale che si
trasferisce in modo concreto sul tessuto sociale in cui opera. L’operatore è
desideroso di mettere a disposizione le proprie competenze professionali,
quindi bisogna puntare sull’esperienza delle persone adulte, mescolando
ambizioni è creatività della nuova generazione".
Comunque l’augurio che voglio fare agli
amministratori è che prevalga il buon senso ad amministrare bene questa
regione, per sperare in un futuro da imprenditori non solo per noi ma anche per
i nostri figli.