lunedì 20 dicembre 2010

Aquile del Commercio 2010

CONVEGNO MEDICO ALIMENTAZIONE E SALUTE

12 dicembre

La 50&Più Fenacom - Confcommercio Campobasso, hanno organizzato l’evento “Aquile del Commercio 2010 che si è tenuto il giorno 12 dicembre con inizio alle ore 17.00 presso la SALA RISTORANTE E CONFERENZA al Centro Sportivo Emmedue c.da Selva, 29 CAMPODIPIETRA (CB .

Il consueto incontro della Fenacom Confcommercio è stato l’occasione per insignire i soci dell’Onorificenza delle “Aquile d’Argento”, ai soci che hanno accumulato 25 anni di attività: DI LISIO SALVATORE; COLANGELO ANTONIO MATTEO; MASCIA CARLO; BAGNOLI DOMENICO; DI DODO PRIMIANO; NIRO MICHELE; CHINNI GINO; MENICHILLI AGNESE.
In fine “Aquile di Diamante” 50 anni di attività: CASTRILLI FERNANDO; PETA ANTONIO
Tutti operatori imprenditoriali dediti alla crescita della propria azienda e quindi dell’intero sistema economico e sociale. Un modo per riconoscere l’importanza del ruolo attivo e prezioso da essi rivestito e la creazione d’insostituibile occasioni di arricchimento e crescita sociale a coloro che hanno dedicato una vita al lavoro.

In fine e stata conferita l'Aqila di Ferro Al Dott. Franco Procino Segretario regionale della 50&Più. Per l’impegno profuso nella crescita della nostra Associazione e dell'intero sistema.



Prima della premiazione è stato organizzato un convegno medico dal titolo: Alimentazione e salute, “stili di vita sani per aiutarci a vivere meglio e più a lungo”. Relatori: La Dottoressa Filomena Pizzuto dietologa e il Dott. Giuseppe Cimino Medico Chirurgo Direttore UOC Medicina trasfusionale Ospedale Cardarelli Campobasso.

All’incontro hanno preso parte esponenti del mondo politico trattando gli argomenti relativi al ruolo della grande distribuzione nella nostra regione; e del tema del lavoro e del rinnovo generazionale nelle attività commerciali. Ad aprire i lavori e stato il Segretario Regionale della 50&Più Franco Procino. Sono intervenuti in ordine di tempo Il Presidente della Confcommercio Paolo Spina; Il Vice Presidente Vicario Nazionale Vincenzo Cozzolino; Il Presidente del Consiglio regionale Michele Picciano; il Vice Sindaco del Comune di Campobasso Giuseppe Cimino infine ha chiuso i lavori L’Assessore alle politiche sociali, lavoro e formazione Regione Molise, a moderare i lavori e stato il Presidente 50&più Regionale Michele Natilli.

domenica 19 dicembre 2010

Maestri del commercio Molise 12 dicembre 2010



Aquile del Commercio 2010



CONVEGNO MEDICO ALIMENTAZIONE E SALUTE


12 dicembre 2010

Aquile del Commercio 2010


Aquile del Commercio 2010


CONVEGNO MEDICO ALIMENTAZIONE E SALUTE

12 dicembre

La 50&Più Fenacom - Confcommercio Campobasso, hanno organizzato l’evento “Aquile del Commercio 2010 che si è tenuto il giorno 12 dicembre con inizio alle ore 17.00 presso la SALA RISTORANTE E CONFERENZA al Centro Sportivo Emmedue c.da Selva, 29 CAMPODIPIETRA (CB .

Il consueto incontro della Fenacom Confcommercio è stato l’occasione per insignire i soci dell’Onorificenza






Relazione del presidente




Anche quest’anno l’importante iniziativa prevede l’assegnazione di medaglie e pergamene a coloro che, avendo i requisiti, abbiano dedicato una parte della loro vita all’impegno nel lavoro e quindi della propria attività, contribuendo alla propria crescita, aquella dell’azienda e quindi dell’intero sistema lavoro.



Ma da qualche anno problemi di vario genere affliggono le nostre attività. Viviamo una situazione di crisi che permane e incide duramente sulle strutture commerciale della regione.

Viviamo in situazioni svantaggiate e non competitive. Ancora una volta sono stati sottovalutati i sani principi della legge 114, meglio conosciuta come legge Bersani, che invoca equilibrio per la salvaguardia della struttura socio economica di una regione, la situazione mostra pericoli incombenti sulla realtà commerciale della nostra regione.

La politica locale offre su un vassoio d’argento innumerevoli opportunità per lo sviluppo dei grandi punti vendita dimenticando le difficoltà e le esigenze dei piccoli e medi punti vendita. Addirittura le amministrazioni locali hanno concesso l’apertura domenicale, in barba al Decreto Bersani, che prevedeva oltre alle aperture di tutte le domeniche di dicembre altre otto nell’arco dell’anno.

La domenica è dedicata da sempre al riposo delle persone e non al lavoro. La grande distribuzione non può costringere i lavoratori a sacrificare il giorno di festa in ossequi agli interessi dei grandi magazzini e rinunciare a stare accanto alle proprie famiglie dopo una lunga settimana di lavoro.

La convenienza spesso nasconde dei costi non considerati. La grande distribuzione cresce a ritmi spaventosi ma non si accontenta di vincere, vuole stravincere. Si è unita in gruppi d’acquisto, oggi 5 gruppi controllano il mercato nazionale. Sono loro che comandano il mercato, dettano le leggi e decidono chi sta dentro e chi fuori in funzione di quando paga.

In una regione come la nostra dove la produzione agroalimentare in larga parte non è prodotta a livelli industriali, ma solo in ambito familiare con aziende di piccola dimensione che producono solo prodotti di nicchia. Quindi prodotti di cui non avrà mai la possibilità di entrare nel circuito della grande distribuzione. In questo caso bisognerebbe tenere conto di queste necessità è quindi non autorizzare l’apertura di grandi strutture di vendita, per dare la possibilità al negozio di vicinato che funziona da raccordo tra produttori e consumatori.

E’ cosa accade invece? Il Molise è la regione che possiede la percentuale più alta di grande distribuzione, 25 metri quadri ogni cento abitanti.

Un’altra indagine, riportata dal Sole 24 Ore, rivela che Campobasso è tra le città meno convenienti d’Italia, trentesima sulle quarantaquattro analizzate. L’ennesima riprova che l’attuale sistema commercia locale presenta preoccupanti anomalie. La presenza della grande distribuzione non favorisce affatto i consumatori, ma li penalizza.

È triste pensare che andremo a perdere delle tradizioni che si legano fortemente alle nostre radici e alla nostra cultura.

A questo punto chi dovrebbe intervenire? Le istituzioni e le amministrazioni, che hanno il dovere di salvaguardare e promuovere l’identità locale, ma i poteri forti, ahi noi, hanno sempre la prevalenza su tutto.



Un altro aspetto importante che ci penalizza il rinnovo generazionale.



Bisogna introdurre nelle scuole professionali la cultura della corretta alimentazione, allo scopo anche di valorizzare e salvaguardare la produzione artigianale e i prodotti locali.



L’insegnamento delle materie tecniche nelle scuole professionali è una necessità, derivante dall’esigenza di collegare il mondo della scuola a quello del lavoro della, produzione, attraverso tirocini formativi. Le scuole, così come sono oggi sono legate a vecchi schemi e disconnesse dalla realtà professionale.

Bisognerebbe rivedere la legge sull’apprendistato per incoraggiare i giovani ad intraprendere un futuro da lavoratori autonomi.



In pratica preparare i ragazzi verso un futuro da imprenditori, alternare ore didattiche a ore di pratica.



Da qui a mio avviso dovrebbe nascere un progetto promosso dagli amministratori regionali con la collaborazione delle scuole professionali e le attività commerciali locali.

Di vitale importanza, a mio parere, è l’integrazione e la partecipazione diretta degli operatori del settore.

Occorre puntare sullo slancio dei giovani, mescolando ambizioni è creatività della nuova generazione con l’esperienza e la professionalità degli operatori adulti.

Comunque l’augurio che voglio fare agli amministratori che prevalga il buon senso ad amministrare questa regione, per sperare un futuro da imprenditori non solo per noi ma anche per i nostri figli.

Prima di chiudere vorrei dare un messaggio al nostro Vice Sindaco del comune di Campobasso: ai nostri colleghi di Verona è stato dato un grande riconoscimento intitolando una piazza ai Maestri del Commercio, certamente Verona non è certo una città dove mancavano personaggi da dedicare una strada o una piazza . Magari in consiglio comunale quando avete una piccola stradina che non sapete a chi dedicarla la potete dedicare ai maestri del commercio sarebbe un modo per onorare la professionalità dei maestri del commercio del passato, del presente e quelli del futuro.

                                                                                            Michele Natilli
                                                                                     Presidente 50&Più Molise

Aquile del commercio Molise 2010



“Aquile d’Argento”, ai soci che hanno accumulato 25 anni di attività: 

DI LISIO SALVATORE; COLANGELO ANTONIO MATTEO; MASCIA CARLO; BAGNOLI DOMENICO; DI DODO PRIMIANO; NIRO MICHELE; CHINNI GINO; MENICHILLI AGNESE.





Aquile del commercio Molise 2010



“Aquile d’Oro” 40 anni di attività : DE FELICE ANTONIO; SPINA LIDIA; CARNEVALE GIUSEPPINA; DI PARDO AMALIA; MANOCCHIO MICHELINO; CAPASSO GUIDO








“Aquile di Diamante” 50 anni di attività: CASTRILLI FERNANDO; PETA ANTONIO




sabato 18 dicembre 2010

Aquila del commercio 2010

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Aquile del Commercio 2010

CONVEGNO MEDICO ALIMENTAZIONE E SALUTE

12 dicembre

La 50&Più Fenacom - Confcommercio Campobasso, hanno organizzato l’evento “Aquile del Commercio 2010 che si è tenuto il giorno 12 dicembre con inizio alle ore 17.00 presso la SALA RISTORANTE E CONFERENZA al Centro Sportivo Emmedue c.da Selva, 29 CAMPODIPIETRA (CB .

Il consueto incontro della Fenacom Confcommercio è stato l’occasione per insignire i soci dell’Onorificenza delle “Aquile d’Argento”, ai soci che hanno accumulato 25 anni di attività: DI LISIO SALVATORE; COLANGELO ANTONIO MATTEO; MASCIA CARLO; BAGNOLI DOMENICO; DI DODO PRIMIANO; NIRO MICHELE; CHINNI GINO; MENICHILLI AGNESE.



“Aquile d’Oro” 40 anni di attività : DE FELICE ANTONIO; SPINA LIDIA; CARNEVALE GIUSEPPINA; DI PARDO AMALIA; MANOCCHIO MICHELINO; CAPASSO GUIDO:

In fine “Aquile di Diamante” 50 anni di attività: CASTRILLI FERNANDO; PETA ANTONIO



Tutti operatori imprenditoriali dediti alla crescita della propria azienda e quindi dell’intero sistema economico e sociale. Un modo per riconoscere l’importanza del ruolo attivo e prezioso da essi rivestito e la creazione d’insostituibile occasioni di arricchimento e crescita sociale a coloro che hanno dedicato una vita al lavoro.

In fine e stata conferita l'Aqila di Ferro Al Dott. Franco Procino Segretario regionale della 50&Più. Per l’impegno profuso nella crescita della nostra Associazione.

Prima della premiazione è stato organizzato un convegno medico dal titolo: Alimentazione e salute, “stili di vita sani per aiutarci a vivere meglio e più a lungo”. Relatori: La Dottoressa Filomena Pizzuto dietologa e il Dott. Giuseppe Cimino Medico Chirurgo Direttore UOC Medicina trasfusionale Ospedale Cardarelli Campobasso.

All’incontro hanno preso parte esponenti del mondo politico trattando gli argomenti relativi al ruolo della grande distribuzione nella nostra regione; e del tema del lavoro e del rinnovo generazionale nelle attività commerciali. Ad aprire i lavori e stato il Segretario Regionale della 50&Più Franco Procino. Sono intervenuti in ordine di tempo Il Presidente della Confcommercio Paolo Spina; Il Vice Presidente Vicario Nazionale Vincenzo Cozzolino; Il Presidente del Consiglio regionale Michele Picciano; il Vice Sindaco del Comune di Campobasso Giuseppe Cimino infine ha chiuso i lavori L’Assessore alle politiche sociali, lavoro e formazione Regione Molise, a moderare i lavori e stato il Presidente 50&più Regionale Michele Natilli.







Relazione del presidente



Anche quest’anno l’importante iniziativa prevede l’assegnazione di medaglie e pergamene a coloro che, avendo i requisiti, abbiano dedicato una parte della loro vita all’impegno nel lavoro e quindi della propria attività, contribuendo alla propria crescita, aquella dell’azienda e quindi dell’intero sistema lavoro.



Ma da qualche anno problemi di vario genere affliggono le nostre attività. Viviamo una situazione di crisi che permane e incide duramente sulle strutture commerciale della regione.

Viviamo in situazioni svantaggiate e non competitive. Ancora una volta sono stati sottovalutati i sani principi della legge 114, meglio conosciuta come legge Bersani, che invoca equilibrio per la salvaguardia della struttura socio economica di una regione, la situazione mostra pericoli incombenti sulla realtà commerciale della nostra regione.

La politica locale offre su un vassoio d’argento innumerevoli opportunità per lo sviluppo dei grandi punti vendita dimenticando le difficoltà e le esigenze dei piccoli e medi punti vendita. Addirittura le amministrazioni locali hanno concesso l’apertura domenicale, in barba al Decreto Bersani, che prevedeva oltre alle aperture di tutte le domeniche di dicembre altre otto nell’arco dell’anno.

La domenica è dedicata da sempre al riposo delle persone e non al lavoro. La grande distribuzione non può costringere i lavoratori a sacrificare il giorno di festa in ossequi agli interessi dei grandi magazzini e rinunciare a stare accanto alle proprie famiglie dopo una lunga settimana di lavoro.

La convenienza spesso nasconde dei costi non considerati. La grande distribuzione cresce a ritmi spaventosi ma non si accontenta di vincere, vuole stravincere. Si è unita in gruppi d’acquisto, oggi 5 gruppi controllano il mercato nazionale. Sono loro che comandano il mercato, dettano le leggi e decidono chi sta dentro e chi fuori in funzione di quando paga.

In una regione come la nostra dove la produzione agroalimentare in larga parte non è prodotta a livelli industriali, ma solo in ambito familiare con aziende di piccola dimensione che producono solo prodotti di nicchia. Quindi prodotti di cui non avrà mai la possibilità di entrare nel circuito della grande distribuzione. In questo caso bisognerebbe tenere conto di queste necessità è quindi non autorizzare l’apertura di grandi strutture di vendita, per dare la possibilità al negozio di vicinato che funziona da raccordo tra produttori e consumatori.

E’ cosa accade invece? Il Molise è la regione che possiede la percentuale più alta di grande distribuzione, 25 metri quadri ogni cento abitanti.

Un’altra indagine, riportata dal Sole 24 Ore, rivela che Campobasso è tra le città meno convenienti d’Italia, trentesima sulle quarantaquattro analizzate. L’ennesima riprova che l’attuale sistema commercia locale presenta preoccupanti anomalie. La presenza della grande distribuzione non favorisce affatto i consumatori, ma li penalizza.

È triste pensare che andremo a perdere delle tradizioni che si legano fortemente alle nostre radici e alla nostra cultura.

A questo punto chi dovrebbe intervenire? Le istituzioni e le amministrazioni, che hanno il dovere di salvaguardare e promuovere l’identità locale, ma i poteri forti, ahi noi, hanno sempre la prevalenza su tutto.



Un altro aspetto importante che ci penalizza il rinnovo generazionale.



Bisogna introdurre nelle scuole professionali la cultura della corretta alimentazione, allo scopo anche di valorizzare e salvaguardare la produzione artigianale e i prodotti locali.



L’insegnamento delle materie tecniche nelle scuole professionali è una necessità, derivante dall’esigenza di collegare il mondo della scuola a quello del lavoro della, produzione, attraverso tirocini formativi. Le scuole, così come sono oggi sono legate a vecchi schemi e disconnesse dalla realtà professionale.

Bisognerebbe rivedere la legge sull’apprendistato per incoraggiare i giovani ad intraprendere un futuro da lavoratori autonomi.



In pratica preparare i ragazzi verso un futuro da imprenditori, alternare ore didattiche a ore di pratica.



Da qui a mio avviso dovrebbe nascere un progetto promosso dagli amministratori regionali con la collaborazione delle scuole professionali e le attività commerciali locali.

Di vitale importanza, a mio parere, è l’integrazione e la partecipazione diretta degli operatori del settore.

Occorre puntare sullo slancio dei giovani, mescolando ambizioni è creatività della nuova generazione con l’esperienza e la professionalità degli operatori adulti.

Comunque l’augurio che voglio fare agli amministratori che prevalga il buon senso ad amministrare questa regione, per sperare un futuro da imprenditori non solo per noi ma anche per i nostri figli.

Prima di chiudere vorrei dare un messaggio al nostro Vice Sindaco del comune di Campobasso: ai nostri colleghi di Verona è stato dato un grande riconoscimento intitolando una piazza ai Maestri del Commercio, certamente Verona non è certo una città dove mancavano personaggi da dedicare una strada o una piazza . Magari in consiglio comunale quando avete una piccola stradina che non sapete a chi dedicarla la potete dedicare ai maestri del commercio sarebbe un modo per onorare la professionalità dei maestri del commercio del passato, del presente e quelli del futuro.